domenica 27 febbraio 2011

Credo a me tocchi il testo...

...ma no, Andrea guarda, ti capiamo benissimo. davvero cazzo, sono le settemezza passate e giuro, mi scoppiamo le gambe. a fatica stago sentà. è perfettamente comprensibile: dalle dieci di stamattina siamo a pedalare come degli invasati (e soprattutto nel pomeriggio - complice lo sprissss? - gavemo pedalà come dei asasiiini) e onestamente, alle sei di sera, te dago un bel pufff arancion comodo comodo, un capo in b come se devi, e te sparo sul proiettor keo de macaframa...davvero, comprensibile. anzi, guarda, son contento che te se ga rilassà.

..comunque.


...ricapitolando.

...ore otto e mezza stamattina. il primo pensiero al risveglio: "eh ma no, mi qua tiro pacco, son copà" (simone ti te la ga 'vuda un pò più stile pulp fiction, giusto??). stanchezza pura. poi alla fine, si va. ore dieci salone degli incanti. stavolta siamo il doppio della volta scorsa, con alcune eccellenti presenze! Innanzitutto il mr. fix che ci ha deliziato con un reportage immagini e qualche video della prima fase della giornata (per sfiga o per fortuna la seconda non è stata documentata se non per la foto dell'olimpo dormiente ed un breve video qui sotto del simone inebetito...). Il grande Max di Officine Dada in persona! Fede con il suo telaio pista estremo bellissimo, Mauro, Andrea eeee...Simone sta in condizioni complicate, ci raggiunger più tardi.

..partenza

...verso zona industriale (con piccolo pit stop zona Torri causa "gomma che fa la panza").

Zona stadio, caffettino, e poi appuntamento con Il Redivivo / Resurrection in Canale Navigabile, location spettacolare. Abbordaggio di imbarcazione storica Triestina, cigni, pisadina sul moletto, tentativi di pedalate al contrario, giganteschi motori della Wartsila. Cazzo perchè non ho portato la macchina o la telecamere ancora meglio, il tour della barca arrugginita era una bomba...

Poi Max ha l'illuminazione, e la condivide con noi. Ci porta in una piccola pista di pattinaggio in formati vasca a forma di fagiolo in mezzo ai condomini. La classica cosa che succede solo a Trieste, che quando pensi che in sta città non ci sia NIENTE, arriva qualcuno e ti mostra che invece ha TUTTO, se solo conosci e sai cercare. Una pista assurda cazzo. Stretta in mezzo a due condomini, piccolina, a metà strada tra una piscina californiana e una dolina carsica....vedere il video di mr. fix nel precedente post per credere. Da tornare assolutamente! Perfetta anzi di più per imparare a saltare, tanto si atterra sull'erba!

Si riparte e si torna in città, ci si perde per strada, ci si ritrova. Alcuni prendono la via di casa, alcuni si fermano in largo barriera, salutiamo mr. fix e prendiamo per piazza oberdan.

obiettivo: 5 bici su un tram, destinazione opicina/carso/OSMIZA. Magna un tostin, chiedi cortesemente all'ovviamente stronzo scorbutico tramviere "scusi ma noi abbiam cinque bici, se ne mettiam tre sulle barre e due le portiamo dentro è un proble.." "no no se pol solo le bici che rivè a far star sule barre, dentro no se pol". cossa? comme? PREGO?? Al solito in sta città insomma, no se pol.

Verzi sta barra, damme qua, vedi ti se se pol o no. Un cubo di rubrik cazzo. Un pentacolo colorato. Dieci ruote cinque manubri e una trombetta. Se le casca mona, sa che fracagnada sotto le riode del tram. sgnac sgnac sgnac. La gente se ferma ovviamente a guardar (come spesso capita, almeno 3 vecieti oggi ci han chiesto informazioni...).

Anni che non prendevo il tram. anni che avevo voglia di prenderlo. A momenti, come un bimbo a guardar fuori dal finestrino. Meraviglia, è nuvoloso ma il sole a tratti esce. Siamo in cinque ignari di quello che le nostre gambe stanno per affrontare...

Capolinea. Una foto alle bici così incastrate (ed invito a postare le foto dell'incastro, che esistono...o fatemele avere in qualche modo!!), e via, da opicina tutta la via nazionale fino al Daneu poi dentro a sinistra, verso montegrisa. E scatta il falso piano putanassa la madoie impestiada che dio te fulmini.

"Ma dove stiamo andando?" "No go idea!!!". Ti prego dimmi che la salita finisce tra poco. Ti prego. Cazzo son davanti a tutti, non farmi fare questa figura cazzo anche se l'acido lattico urla. Cazzo smettila, volessi - cortesemente - sentarme sul sellin e far una scampagnada. non go, onestamente, cazzi de far allenamento oggi.

..e invece.

"el primo che vedi una frasca fazzi un fischio!" Dove cazzo te son, frasca demmerda?? Vien fora. ECCOLA!!!! no cazzo xe un cespuglio. Giuro duro ancora poco. Mamma. mamma aiuto. Mamma me fa mal la schiena. Mamma, ***CO **O!! XE DOMENICA!!! Vedemo de darse una calmada, va ben???

"FRASCAAAAAA!!!" Deo gratias. Ancora salita ma almeno adesso abbiamo l'obiettivo. A 2 chilometri. Craski Dom - Casa Carsica. Osmiza Rupingrande. 5 scassai su biciclette multicolor in piena comunità slovena/teran/ombolo/stinco/ovoduro. Un misto affettati per cinque grazie. Un litro de nero, un litro de bianco, un litro de frizzante. Anche se semo in due a bever ma la sa come che xè, semo muli frissaaanti...

Eh, ou. Qua li bianco non lo beve nessuno. Qualcuno deve dare una mano. Op op op, 4 ovetti duri e via di collini. Bicierin de sprisss, secondo bicierin de sprisssss, ma che bon che xè sto sprissssssssss, te poso versar un sprisssssssss? Guarda come gongolo coo lo sprissssss??

Bomba fotonica, come direbbe G. fo-to-ni-ca. Domenica pomeriggio, QUATTRO del pomeriggio, e bomba fotonica. E l'intenzione - attenzione - è di partire da Rupingrande, e andar a Santa Croce. Calarse zo - CALARSE ZO IN FISSA PER QUELLA DISCESA!!! - e buttarse in Costiera, e tornar in città.

Andrea guarda no, giuro, te capisso. Più te guardo in foto, e più capisso che te ga tutte le ragioni.

Partiamo - anzi, PARTO - dall'osmiza con una sensazione di estasi cosmica. Non so se tanto per i trequarti di litro quanto, credo, soprattutto per il buonissimo shottino di liquore al terrano. Sono in fissa in piena discesa con le gambe che ruotano senza controllo eppure sono estasiato. Musica reggae nelle orecchie e sono estasiato. cazzo. in mezzo al carso a trecento all'ora oggettivamente in alterazione alcolica ma in totale sintonia con l'universoooooooooooooo. Non riesco a smettere di ridere e a suonare la trombetta. La suono soprattutto perchè dopo dieci minuti, mi accorgo di essere totalmente solo.

Eravamo in cinque. Sono solo. Suono la trombetta, ma nessuno risponde. Per fortuna esistono i cellulari. Per fortuna...sono talmente sciocà che son in modalità "ma chi se ciava, adesso parto per una pedalada verso Grado e torno domattina. Le luci, le go".

Reunion in zona campo da baseball. Ripartenza - a ritmi ossessionati...dettati dal qui presente eh, sono me medesimo artefice delle pulsazioni alle gambe che sento in questo momento - e via verso Santa Croce. Il qui presente sempre con una paresi facciale fissa sul sorriso a trentaduedenti e la mano sulla trombetta. Il mondo, un multicolor variegato di bellezza inenarrabile viziato da una condizione alcolica alla quale, a queste ore del giorno e di domenica, non sono abituato.

Discesa folle da Santa Croce a Costiera. Costiera - Miramare a ritmo del Giro d'Italia (vabon, categoria 9-10 anni ovviamente...). Se le gambe frizzi, vol dir che bisogna spinger de più.

Entriamo in castello e stavolta il vecieto no ga neanche tempo de incrociarne, perchè attraversemo il castello ad una tale velocità che sembra quasi una gara di downhill. l'unica vecieta che ho incrociato - e mi son cacato adosso, l'ho schivata all'ultimo secondo che se la centro con la spalla la scaravento direttamente sulle docce del bagno militare... poverina, voleva soltanto bere un sorso d'acqua dala fontanela....

Il tratto Miramare - Trieste viene percorso zigzagando follemente tra la gente passeggiante ai topolini. Ridendo! "E' ovvio, sono ancora ubriaco" mi dico. Prova ne è il fatto che è ancora tuto belisimo. beliiiisimo.

Eco che tuto diventa meno belisimo in viale miramare all'altezza del dopolavoro ferroviaro. il quadricipite brucia mucio....Rallento, forzatamente. Tengo il sorriso sulle labbra ma la birra è finita....

Arriviamo in piazza unità - in piena veste carnevalesca - e ci innamoriamo delle panchine. che bel sentarse. Salutiamo andrea che ci lascia e l'ultimo manipolo si dirige in via dei fabbri. un bel capo in b, un bel puff, un bel video, e il cerchio si chiude ritornando alla foto iniziale di questo post.

..Giuro Andrea. Te capisso benissimo.

Grazie ragazzi, un pomeriggio così sportivo e divertente mi ci voleva proprio. Chiudo con un commento sul video qui riportato: quello con gli occhiali - CHE TUTTI SAPPIAMO BENISSIMO CHI E' - è morto? è in coma farmacologico? gli è tornata sù tutto d'un colpo la bomba della sera prima o è solo rimasto basito dalle assurde evoluzioni di Keo?

..tien su gli ociai picio. se buio fora ma ti tien su gli ociai, fidite de mi...






6 commenti:

  1. l'adrenalina di perdere l'appoggio durante uno skid in via sanmichele e fermarsi alla willy coyote...

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  2. ciao!
    il mondo è davvero piccolo
    se eravate voi ieri con lo scatto fisso a monrupino, io e i miei amici eravamo seduti nel tavolo accanto.

    massimo rispetto per voi ;)
    by the way anche noi abbiamo un gruppo "cicloturistico", ci trovi come A Carso di Cane su Facebook.
    io invece sono Enrico Marchetto

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  3. Ciao ragazzi, che gran domenica ieri... e che lunedì doloroso oggi ( ...i menischi ululano...)!!!
    Grazie per la gran bella giornata e sempre pronto a ripeterla.

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  4. in risposta a EdTv: sì eravamo noi! stessa osmiza, stessa attesa infinita per metter in bocca un poco di omboletto e formaggio.. :-)

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  5. tutto belliiissimo, prometto che alla prossima occasoin sarò più competitivo in osmiza ;-)

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