mercoledì 24 febbraio 2010

Ragga...non scherzo ....bisogna pedalare!!! ONORE A SANTE GAIARDONI dio della pista morto ieri

Da domenica prossima .... bisogna organizzare appuntamento FISSO per tutta la stagione ( scusabili solo, previo alcolismo del sabato sera). La cosa si fa seria, almeno per quanto mi riguarda,...Io, Mr.fix mi impegno, per tutti voi ad organizzare le gite (anche fuori porta) ma da parte di tutti voi vorrei collaborazione e idee... che non mi mancano ma meglio se fatte tutti assieme...
Per quanto bici e accessori vorrei avvisare che tra un pò saranno disponibili varie conponentistiche che a qualcuno di noi possono servire .. contattere il Mr. fix o G....
http://www.youtube.com/watch?v=8ILbNnuudI4
http://www.youtube.com/watch?v=tE9HKaICfEI

1 commento:

  1. Ciao
    L'altro giorno e' invece morto Pettenella(da cui il nome del sistema per stringere a morte il pignone):
    MILANO, 20 febbraio 2010 - Giovanni Pettenella (vedi foto), grande pistard degli anni ’60, è morto ieri all’età di 66 anni. Era nato a Caprino Veronese il 28 marzo 1943 e tra i dilettanti conobbe il suo momento di gloria ai Giochi olimpici di Tokyo ’64, dove conquistò un oro e un argento. Vinse il titolo olimpico della velocità battendo in finale l’altro azzurro Sergio Bianchetto, dopo aver rischiato l’eliminazione negli ottavi. Passò infatti attraverso i recuperi, quindi superò nei quarti il belga Sercu e in semifinale il francese Trentin, con un surplace di 21 minuti e 57 secondi nella terza e decisiva sfida. In precedenza aveva conquistato l’argento nel chilometro, battuto per mezzo secondo dallo stesso Sercu. Ottenne anche due ori europei (1962: velocità e 500 metri) e un titolo italiano (1962) fra i dilettanti, oltre a un bronzo mondiale (1968) tra i professionisti. Nel 1964 eguagliò in 11”40 il record mondiale dilettanti dei 200 metri lanciati. E il 27 luglio 1968, a Varese, sulla pista di Masnago, contro lo stesso Bianchetto, stabilì il record mondiale di surplace, restando fermo sul posto per un’ora, 3 minuti e 5 secondi. Nella sua carriera professionistica, dal 1965 al 1975, si cimentò anche su strada, ma senza fortuna.

    Ciao
    Mauro
    P.S.per l'incontro, per due domeniche di fila non posso sono via.

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